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“Figlia mia, vuoi tu sapere perché sono Angeli?“

02/10/2024
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Nel Libro di Cielo, il 30 Ottobre 1924, Gesù parlando a Luisa degli Angeli afferma che Essi si sono conservati belli e puri come uscirono dalle mani di Dio, perché si sono sempre mantenuti in quell’atto primo in cui furono creati; quindi, stando in quell’atto primo della loro esistenza, stanno in quell’atto solo della Volontà Divina, che non conoscendo successione di atti, non si muta, né cresce, né decresce, e contiene in sé tutti i beni possibili ed immaginabili. Per questo gli Angeli si mantengono immutabili, belli e puri, nulla hanno perso della loro primaria esistenza e tutta la loro felicità è il mantenersi volontariamente in quell’atto solo della Volontà Divina. Tutto trovano nel circuito del Volere divino; né vogliono, per rendersi felici, se non ciò che la Volontà di Dio loro somministra.

Ci sono diversi cori di Angeli, l’uno superiore all’altro. Ci sono quelli più vicini al Trono di Dio, perché la Volontà Divina, a chi si è manifestata per un atto solo, a chi per due, a chi per tre, a chi per quattro, ed in ogni cosa in più dell’atto che la Divina Volontà manifestava, si rendevano superiori agli altri e più capaci e più degni di stare vicini al Trono di Dio. Sicché quanto più la Divina Volontà in Essi si manifesta ed in Essa si conservano, tanto più restano innalzati, abbelliti, felicitati e superiori agli altri. Dunque il tutto risiede nella Volontà Divina e nel sapersi conservare, senza mai uscirne, in quella stessa Volontà da cui sono usciti, e dal conoscere il più o il meno della Suprema Volontà, vengono costituiti i diversi cori degli Angeli, le loro distinte bellezze, i diversi uffici, la gerarchia celeste.

Se sapessimo che significa conoscere di più la Volontà Divina, fare un atto in più in Essa, conservarsi, agire in questa stessa Volontà, come apprezzeremmo di più le diverse conoscenze che Gesù ci manifesta sulla Sua Volontà! Una conoscenza in più sulla Divina Volontà – continua Gesù-  eleva l’anima a tale altezza sublime, che gli stessi Angeli restano stupiti e rapiti e dicono a Dio incessantemente “Santo, Santo, Santo”.

La Volontà Divina si manifesta e chiama dal nulla le cose e vi forma degli esseri, si manifesta ed abbellisce, si manifesta e li eleva più in alto, si manifesta ed ingrandisce di più la vita divina nella creatura, si manifesta e vi forma dei portenti nuovi e mai conosciuti. Sicché, dalle tante cose che Gesù ci manifesta sulla Sua Volontà possiamo comprendere ciò che Lui vuole fare di noi e come ci ama, e come la nostra vita deve essere una catena di atti continui fatti nel Divin Volere. Se anche noi, come gli Angeli, non uscissimo mai da quell’atto primo con cui la Divina Volontà ci fece uscire alla luce, quale ordine, quali portenti non potremmo vedere sulla terra? Perciò, conclude Gesù rivolgendosi a Luisa e a noi:

“Figlia mia, non uscire mai dal tuo principio, in cui la mia Volontà ti creò, ed il tuo atto primo sia sempre la mia Volontà.”

 Fiat!

 

Antonella Bucci
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