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La Vergine Maria Regina del Cielo e della terra

22/08/2024
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Maria da secoli è invocata come Regina dei Cieli, nel quinto mistero glorioso del santo rosario si contempla l’incoronazione di Maria, nelle litanie lauretane è implorata come Regina degli Angeli, dei Patriarchi, dei Profeti, degli Apostoli, dei Martiri, dei Confessori, delle Vergini, di tutti i Santi, delle Famiglie. Tre delle antifone mariane invocano Maria con il titolo di Regina: la Salve Regina, il Regina Coeli e l’Ave Maria Coelorum. Infine in Lumen Gentium 59 si legge così: “Maria fu assunta  alla gloria celeste e dal Signore esaltata come Regina dell’universo perché fosse conformata al suo Figlio”. Anche nei Diari di Luisa viene sottolineata spesso la regalità di Maria, descritta come “la più bella opera della Trinità Sacrosanta”.

Mentre siamo ancora “viatori” possiamo solo immaginare la bellezza di questa Celeste Creatura, perché l’incanto del Cielo, del Sole e di tutta la Creazione non possono reggere al confronto, restano dietro a questa Sovrana, perché Essa fu creata da Dio con somma sapienza, con potenza inarrivabile e con amore inesauribile, ma un giorno la vedremo così come Ella è, conosceremo la nostra vera genealogia, ci renderemo conto di appartenere ad una famiglia “regale”, di avere un Padre, Re dell’universo, affiancato da una Madre, Regina del Cielo e della Terra, Regina dell’universo, Regina di un Regno che “ab origine” ci apparteneva, che poi abbiamo perduto e che Maria intende ridarci.

La stessa Vergine Maria rivela a Luisa che Dio mise nelle sue mani lo scettro del comando per dominare e imperare su tutto, affinché il suo dominio vincesse Dio e l’uomo e Lei potesse riportare gli uomini come figli rigenerati nel suo materno Cuore. Il Fiat Divino le fece prendere possesso di tutte le proprietà divine, per quanto a creatura è possibile e immaginabile. Tutto era suo, Cielo e Terra e lo stesso Dio, di cui possedeva la stessa Volontà. L’Altissimo mise nelle sue mani la sorte del genere umano, le diede il mandato e la fece paciera tra Dio e la famiglia umana.

Anche Gesù, il Sommo Bene, parla a Luisa della regalità di Maria e afferma che la sua Maestà è incantevole, innanzi alla sua Santità si abbassano i Cieli, le sue ricchezze sono interminabili e incalcolabili, nessuno può dirsi simile a Lei, perciò Ella è Signora, Madre e Regina. Le sue ricchezze sono le anime. Ogni anima vale più di un mondo intero, nessuno entra in Cielo se non per mezzo suo ed in virtù della sua Maternità e dei suoi dolori, sicché ogni anima è una sua proprietà, perciò le si può dare  di fatto il nome di vera Signora. Le sue ricchezze sono speciali, sono piene di vite parlanti. Come Madre ha innumerevoli figli suoi, come Regina avrà il suo popolo del Regno della Divina Volontà. Questi figli e questo popolo formeranno la sua corona più fulgida, chi come sole e chi come stella coroneranno il suo augusto Capo con tale bellezza da rapire tutto il Cielo. Così i figli del Regno della Divina Volontà saranno quelli che le renderanno gli onori di Regina e, trasformandosi in sole le formeranno la più bella corona. Perciò bisogna sospirare tanto che venga questo Regno, perché oltre alla corona fulgida con cui la coronò la SS. Trinità Lei aspetta la corona del suo popolo, che inneggiandola come Regina, le offra la sua vita trasformata in sole, come attestato d’amore e di gloria.

Nel calendario  liturgico della Chiesa si fa memoria della Beata Vergine Maria, invocata con il titolo di “Regina” ed è una festa istituita dal papa Pio XII nel 1954, al termine dell’Anno Mariano e fissata per il 31 maggio ( cfr. Litt. Encycl. “Ad Caeli Reginam, 11 Oct. 1954). In tale circostanza il Papa ebbe a dire che “Maria è Regina più di ogni altra creatura per l’elevazione della sua anima e per l’eccellenza dei doni ricevuti. Ella non smette di elargire tutti i tesori del suo amore, delle sue premure all’umanità”.

Quando si parla di Re e Regine si pensa a persone con potere e ricchezze materiali, ma questo non è il tipo di regalità di Gesù e di Maria. Come l’essere Re di Cristo è intessuto di umiltà, di servizio e di amore, così è per Maria: Essa è Regina nel servizio a Dio e all’umanità, è Regina dell’amore che vive il dono di sé a Dio per entrare nel disegno della salvezza dell’uomo. “Regina d’amore” la definisce lo stesso Gesù parlando a Luisa, “ Vincitrice d’amore che amò tanto, che a via d’amore vinse Dio “.

Maria dice :” Eccomi sono la serva del Signore (cfr. Lc 1,38) e nel Magnificat canta : “Dio ha guardato all’umiltà della sua serva” (cfr. Lc 1,48). Maria è Regina proprio amandoci e aiutandoci in ogni nostro bisogno. Maria quindi esercita questa regalità di servizio e d’amore, vegliando su di noi suoi figli.

Gesù la definisce “la Regina faccendiera“ che non sa stare in ozio sul suo trono di gloria, ma scende, corre come Madre negli atti dei figli suoi, perché come Regina ha il mandato e il diritto di fare la ritirata di tutti gli atti dei suoi figli negli atti suoi. È tanto il suo amore di Regina e di Madre, che come la creatura si dispone a formare il suo atto d’amore, così dall’Altezza del suo trono fa scendere un raggio del suo amore per mettervi del suo come primo amore e poi lo risale nel suo stesso raggio d’amore e dice al suo Creatore: “Maestà adorabile, nel mio amore che sempre sorge per Te, vi è l’amore dei miei figli fuso nel mio, che io con diritto di Regina, ho ritirato nel mio mare d’amore”. Dall’altezza del suo trono dunque il raggio dei suoi atti investe quelli dei suoi figli e poi lo stesso raggio di luce risale fino al suo trono.

Siccome  fu Lei la vera e celeste prigioniera della Divina Volontà, ne conosce tutti i segreti, le vie, possiede le chiavi del Regno, quindi la Sovrana Celeste sta in aspettativa e sull’attenti per vedere se la creatura opera nel Fiat Divino, per prendere con le sue mani materne questi atti e chiuderli negli atti suoi come pegni, come antidoti che si vuole il Regno della Divina Volontà sulla terra.  E siccome Lei è la creatura più santa, più grande e che non conobbe altro Regno che il solo Regno della Divina Volontà, occupa il primo posto in esso. Per diritto la Celeste Regina sarà l’Annunciatrice, la Messaggera, la Conduttrice di un Regno sì santo. Quindi Colei che ha più ascendenza, più potere, più impero sul Cuore Divino è la Sovrana del Cielo.

La Celeste ereditiera vuol far conoscere l’eredità che vuol dare ai suoi figli. I suoi sospiri sono ardenti, le sue preghiere incessanti, perciò la Mamma Celeste non fa altro che assalire la Trinità Santissima col suo amore,  coi diritti di Regina e di Madre affinché il Regno trionfi sulla faccia della terra, perché solo allora la sua gloria e la sua festa sarà completa , darà grazie sorprendenti e metterà tutto in festa Cielo e Terra, farà da Regina largheggiando con grazie inaudite.

Perciò entriamo nel Volere Divino ed insieme con la nostra Madre Celeste preghiamo e supplichiamo che la Divina Volontà sia conosciuta e regni in tutte le creature. Fu la sola Volontà Divina che fece ascendere Maria tanto in alto. Quando la Celeste Regina fu assunta in Cielo, tutto il Cielo magnificava, benediva, lodava l’Eterna Volontà. Tutti gli spiriti celesti riconoscevano la Volontà del loro Creatore come vita operante in Lei e tremanti dicevano: ”Santa,Santa ,Santa. Onore e gloria alla Volontà del nostro Sovrano Signore e gloria a Maria e tre volte santa Colei che ha fatto operare questa suprema Volontà”. E ancora dicevano: “Ascendi, ascendi più in alto, è giusto che Colei che tanto ha onorato il Fiat Supremo abbia il trono più alto e che sia la nostra Regina”.

La  memoria liturgica della Beata Vergine Maria invocata con il titolo : “Regina” ora è stata collocata a otto giorni dalla solennità dell’Assunzione per sottolineare lo stretto legame fra la regalità di Maria e la sua glorificazione in anima e corpo accanto al suo Figlio.

Tonia Abbattista
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